Roma, 15 Luglio 2019

Dichiarazione di Emiliano Guarneri, Segretario del SUNIA di Roma.

Con lo sgombero dell’immobile di Via Cardinal Capranica a Primavalle dobbiamo prendere atto che il tema del disagio e dell’emergenza abitativa nella città di Roma non è trattato né come un problema sociale né come un tema di ordine pubblico; l’emergenza abitativa è considerata solo una “risorsa” per la peggiore speculazione mediatica ed elettorale.

Il tema dell’abitare coglie l’attenzione della politica esclusivamente quando riesce a dare una opportunità per mostrare i muscoli contro chi attenterebbe alla sicurezza degli “italiani”.

E così, dopo manifestazioni di tifo o di profonda indignazione sui social mentre 70 bambini vengono messi in strada, tutti dimentichiamo che una soluzione per loro le istituzioni debbono trovarla.

Il Comune fa sapere che sono state censite circa 200 persone a cui offrire ospitalità in case famiglia e centri di accoglienza, cercando di non dividere nuclei familiari, ma la domanda che sorge spontanea è: perché non si è provveduto ad un rilascio meno traumatico e conflittuale, visto che, supponiamo, le 200 soluzioni alloggiative non saranno state reperite tutte durante
la notte ? Delle due una, o le soluzioni non ci sono o si è voluto a tutti i costi spettacolarizzare il problema.

E comunque mancano all’appello oltre 100 persone, per le quali abbiamo aperto i cancelli del loro ricovero abitativo certo, trasformandoli in fantasmi in giro per la città. Un paradosso, visto che abbiamo giocato a battaglia navale con mezza Europa per due settimane per non far sbarcare 41 migranti.

Infine vale la pena ricordare che in queste situazioni di profonda sofferenza ci sono quelle famiglie che non ce l’hanno fatta a continuare a pagare un canone o un mutuo, e ai quali non è stata offerta la possibilità di restituire i loro debiti in 81 anni…