Roma, 5 luglio 2022
Dichiarazione di Stefano Chiappelli, Segretario generale del SUNIA

L’emendamento approvato alla Camera dei Deputati in sede di discussione sul Decreto Legge 50/2022 “Decreto Aiuti”, in materia di locazioni brevi nel comune di Venezia è un’ottima notizia.
Si riconosce in sostanza un ruolo del Comune che avrà potere di individuare, con particolare riguardo al centro storico e alle isole, i limiti massimi e le condizioni per poter destinare gli immobili residenziali alla locazione breve.

Da tempo come SUNIA denunciamo una gravissima situazione che riguarda in particolare i centri storici e artistici con scelte della proprietà che privilegiano ormai l’affitto turistico a danno della locazione di durata e destinata ai contratti normali rivolti alla residenzialità, beneficiando inoltre del regime fiscale premiale della cedolare secca.
Per intervenire efficacemente su questi processi che stanno stravolgendo il mercato immobiliare e il tessuto urbanistico delle nostre città è innegabile che la normativa deve prevedere un ruolo centrale per la regolamentazione comunale che ponga limiti e condizioni.

Ricordiamo su questo tema l’esemplare sentenza della Corte europea di giustizia del 2020, che affrontando un caso riguardante il Comune di Parigi, riconosce ai comuni il diritto ad adottare un regime di regolamentazione autorizzazione per chi esercita attività di affitto breve con l’obiettivo di tutelare la locazione di lunga durata che viene penalizzata dal ricorso sempre più frequente a queste forme di locazione turistica.

Come SUNIA riteniamo che la norma su Venezia debba al più presto essere estesa agli altri contesti urbani che vivono questa grave situazione e sollecitiamo a Governo e Parlamento di farsi carico di questa pressante esigenza.