Roma, 5 Novembre 2019

Dichiarazione di Daniele Barbieri, Segretario generale SUNIA

E’ stata una brutta sorpresa scoprire che nel Disegno di legge di bilancio non esiste alcun stanziamento per il fondo di sostegno all’affitto, nonostante fosse stato annunciato dalla Ministra De Micheli.
Ancora una volta si sottovaluta l’emergenza abitativa e l’ondata di sfratti per morosità causati dalla distanza tra affitti di mercato e redditi delle famiglie.
E’ incredibile che la richiesta di lasciare la cedolare secca al 10% per i contratti concordati sia stata, nella pratica, considerata esaustiva di un intervento sull’emergenza, mentre non era e non è altro che una misura necessaria ad evitare il rischio che la proprietà scarichi la maggior tassazione sugli inquilini.
Se servono risorse per il fondo affitti le si prendano aumentando la cedolare secca sui contratti liberi e sui contratti turistici che sottraggono alloggi al mercato dell’affitto ordinario e fanno lievitare i prezzi.
Si vuole ragionare sulle politiche abitative necessarie per affrontare il disagio abitativo di milioni di famiglie o dobbiamo continuare ad assistere ad inutili dibattiti sulla quantità di contante che è possibile utilizzare?
E come mai, ad esempio, non abbiamo letto nella legge di bilancio e nel decreto fiscale una norma che obblighi a pagare l’affitto con forme tracciabili? Eppure, l’evasione in questo settore vale, secondo le stime del Governo, circa 900 milioni.
Avevamo dato un giudizio positivo sul “Piano di rinascita urbana” della Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti perché ci leggevamo un tentativo di dare vita ad un programma pluriennale in grado di affrontare in maniera organica ed integrata il disagio abitativo. Leggendo la quantità di risorse destinate al piano e constatando la scomparsa del fondo affitti, uno degli strumenti fondamentali per affrontare l’immediato, non possiamo che giudicare complessivamente insufficienti le misure previste.
È ora che la politica si renda conto che il problema della casa nel nostro Paese è prima di tutto quello di chi la casa non ce l’ha o non riesce a pagarla e non quello della tassazione.