Roma, 15 Maggio 2017

– Uno studio CGIL-Sunia sull’applicazione della cedolare secca ai contratti di locazione

Nell’anno di imposta 2015, circa 460mila proprietari di abitazioni date in locazione hanno optato per la tassazione con cedolare secca al 10% in alternativa all’IRPEF, riferita a contratti con canone concordato. Erano circa 65.000 nel 2011: la riduzione dell’aliquota, infatti, ha reso conveniente applicare la cedolare anche a molti contribuenti che non superano i 15mila euro di reddito del primo scaglione Irpef anche se, come ogni flax tax, i vantaggi maggiori sono per i redditi più elevati, rispetto alla tassazione Irpef che è progressiva.
La cedolare secca al 10% è in scadenza nel 2017

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