Roma, 4 ottobre 2021

Dichiarazione di Stefano Chiappelli, Segretario generale SUNIA

Il Decreto attuativo del Dl 34/2019 (Decreto Crescita) firmato dal Ministro del Turismo, ora in attesa di registrazione della Corte dei Conti e successiva pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, nei
prossimi mesi dovrà essere concretamente applicato, e può indubbiamente rappresentare un parziale e limitato elemento di controllo e freno all’evasione fiscale nel settore delle locazioni brevi turistiche, che stanno riprendendo nelle nostre città d’arte e turistiche dopo la forzata pausa legata all’emergenza covid 19.
Permangono tuttavia i nostri dubbi e perplessità, più volte evidenziate a Governo e Parlamento anche in sede di conversione in legge del “Decreto Crescita” e della Legge di Bilancio 2021, riguardo al contesto normativo che fino ad oggi regola il settore con il conseguente beneficio fiscale della cedolare secca per chiunque e in qualsiasi Comune utilizza questi contratti per l’affitto con locazione breve di non oltre 4 alloggi.
Questo criterio ci sembra insufficiente per disciplinare adeguatamente il settore e contrastare un fenomeno che stravolge l’assetto alloggiativo e l’identità delle nostre città e non riguarda solo il turismo, ma produce effetti negativi sulla locazione abitativa residenziale che seguita a soffrire di carenza di alloggi a canoni sostenibili.
Come ha sancito la nota Sentenza 111/2020 della Corte Europea di Giustizia è del tutto legittimo che i Comuni possano regolamentare in maniera più organica ed efficace una materia che, senza alcun controllo, sta imponendo vere e proprie “trasformazioni d’uso” degli alloggi che stanno cambiando il volto e gli equilibri urbanistici delle nostre città, a scapito della locazione di lungo periodo, con gli alloggi che sempre più diminuiscono per questo uso a cui sono destinati.
Giustamente la Corte ha ritenuto legittime le misure per contrastare la scarsità di alloggi destinati alla locazione di lunga durata, ritenendo un motivo imperativo di interesse generale l’obiettivo di rispondere al peggioramento delle condizioni di accesso agli alloggi per tanta parte della cittadinanza.
L’impegno del SUNIA è quello di porre a Regioni e Comuni questa esigenza a sostegno di un loro ruolo che sia sancito ulteriormente dalle normative statali.”