Vicenza, 29 maggio 2024

AMMINISTRATIVE IN PROVINCIA DI VICENZA – I sindacati inquilini chiedono ai candidati sindaco di agevolare l’ATER

Sono addirittura 75 su 113 i comuni del Vicentino che vanno al voto il 9 giugno prossimo. I segretari di SUNIA e SICETFrancesco Brasco e Daniele Mezzalira, chiedono a gran voce ai candidati sindaco di adoperarsi per investire voci di bilancio consistenti per l’edilizia residenziale pubblica (ERP), e di esprimersi positivamente sulla opportunità di azzerare o almeno dimezzare temporaneamente l’IMU all’ex IACP.
L’ATER di Vicenza infatti se non dovesse pagare l’imposta municipale propria (IMU) per il patrimonio abitativo che gestisce (circa 4700 alloggi) risparmierebbe in un anno per tutta la provincia berica ben 600.000 euro. «Un bel gruzzolo – affermano i sindacati degli inquilini – soprattutto per ripristinare al più presto quelle 400 abitazioni che esigono interventi a impianti e strutture per essere riassegnate agli aventi diritto e che ora sono “ferme”, vuote, alcune da diversi anni». Secondo una stima la direzione ATER afferma che ci vogliono in media 25.000 euro per rimettere in pista ogni abitazione non assegnabile.

BANDI ERP OGNI ANNO
I sindacati degli inquilini chiedono l’impegno a tutti i comuni di presentare ogni anno il bando per la casa popolare anche se nel territorio non dovesse esserci alcuna disponibilità: non farlo porterebbe un danno alle famiglie in graduatoria poiché ogni volta che gli aventi diritto presentano domanda guadagnano mezzo punto.

BANDI ERP SOVRACOMUNALI
SUNIA
 e SICET ricordano che per risolvere il problema della distribuzione delle case popolari sul territorio, la legge regionale 39 del 2017 oltre ai bandi comunali ERP prevede anche i bandi di “ambito sovracomunale” (art 24 e art 49). «Invitiamo i candidati sindaco, una volta eletti – affermano Brasco (SUNIA) e Mezzalira (SICET) – a darsi da fare per “disegnare” queste realtà sovracomunali su cui costruire il bando casa, al fine di assicurare comunque ai propri cittadini l’opportunità di vedersi assegnare una casa di proprietà pubblica in un comune vicino».

MERCATO DEGLI AFFITTI IN CRISI E REDDITI BASSI: NECESSARIO RIPRISTINO FONDO AFFITTI
Per quanto riguarda gli affitti sul mercato privato i sindacati degli inquilini denunciano grandi difficoltà di reperimento di offerta rispetto alla domanda e gravi difficoltà da parte delle famiglie a far fronte a canoni importanti rispetto al loro reddito “rosicchiato” dall’inflazione. Per questo motivo SUNIA e SICET invitano tutte le forze politiche il lizza per le amministrative a battere cassa a Roma affinché il Parlamento voti nuovamente la disponibilità economica per il cosiddetto “Fondo affitti” tagliato un anno fa. «Il contributo per l’affitto alle famiglie con l’ISEE sotto una determinata soglia – affermano i sindacati – è stato per anni uno strumento importante per evitare sfratti per morosità. Purtroppo oggi questa azione viene svolta dagli assessorati al sociale utilizzando risorse proprie del comune, sempre che le risorse vi siano!».

TAGLI IMU AI PROPRIETARI CHE AFFITTANO
Inoltre per invogliare i proprietari privati a mettere sul mercato degli affitti le abitazioni sfitte (che nonostante le seconde case sono comunque tantissime) è assolutamente necessario che le amministrazioni locali offrano degli incentivi: secondo i sindacati degli inquilini è necessario che i Comuni informino i cittadini dell’esistenza dei contratti a canone concordato che portano notevoli vantaggi anche al proprietario con tagli importanti sulle imposte comunali sulla casa.