16 Gennaio 2023

Con la recente approvazione del Bilancio dello Stato il Governo ha cancellato le risorse destinate negli anni passati agli affittuari in grave stato di disagio economico e ai morosi incolpevoli. Una misura a dire poco irresponsabile contro persone e famiglie che già non sanno come fare fronte al contemporaneo aumento dei beni di consumo, a quelli dell’energia e del gas, persone e famiglie a cui per ultimo il governo ha regalato un significativo aumento dei carburanti non rinnovando il taglio delle accise.
Se a tutto questo si aggiunge lo sblocco degli sfratti che nella nostra regione riguarda centinaia di famiglie si comprende come sia diventata drammatica l’emergenza abitativa che scarica i suoi enormi costi sociali sulle fasce sociali più disagiate, lavoratori precari e giovani coppie con lavori non stabili facendo aumentare il numero delle persone povere e una parte dello stesso ceto medio che subisce un forte peggioramento delle condizioni economiche e di vita.
Il combinato tra emergenza salariale, precarizzazione del lavoro e emergenza abitativa rischia di innescare una vera e propria bomba sociale e una profonda lacerazione nel tessuto vivo della società veneta.
A dimostrazione di tutto ciò basta vedere la crescita esponenziale della morosità e degli sfratti. E’ utile ricordare che il sostegno ai fitti e il contenimento della morosità incolpevole in questi ultimi anni, segnati dalla pandemia e delle conseguenze determinate dalla guerra in Ucraina, ha consentito di gestire il contenzioso di trovare accordi tra inquilino con basso reddito e proprietari.
La drammaticità di questo problema rischia di scaricarsi sulle amministrazioni locali che sono in prima linea per affrontare un disagio sociale che cresce in settori sempre più ampi della popolazione.
CGIL e SUNIA regionali chiedono pertanto ai Parlamentari eletti nella regione, alla Giunta Regionale e all’ANCI del Veneto di esercitare una forte pressione sul Governo Nazionale e sul Ministero delle Infrastrutture che finora ha gestito il fondo perché diano una risposta immediata alle tante famiglie e persone che rischiano di trovarsi per strada.
Alla Regione chiediamo di aprire un confronto congiunto con i sindacati confederali, i sindacati degli inquilini e i rappresentanti delle Associazione dei proprietari per mettere in campo tutte le misure possibili ad affrontare l’emergenza abitativa in Veneto