14 Ottobre 2016

Da anni ormai l’emergenza abitativa è diventata cronica. La crisi economica ha infatti accentuato un disagio crescente anche in quegli strati sociali che sino a qualche anno fa si ritenevano immuni. Crescono le sofferenze sui mutui per l’acquisto, crescono gli sfratti per morosità nel comparto delle locazioni, crescono le difficoltà delle famiglie più deboli a pagare affitti che, nonostante la crisi del mercato immobiliare, restano distanti dalle loro capacità economiche. Se si intende intraprendere, come noi auspichiamo, la strada di una politica abitativa di medio lungo periodo sarebbe necessario:

– un piano pluriennale di aumento dell’offerta di alloggi in affitto a canone sostenibili a partire da quelli a canone sociale;
– una difesa delle famiglie deboli in affitto o alla ricerca di un affitto con un Fondo di sostegno alla locazione adeguato finanziariamente e di rapida erogazione;
– un quadro stabile di agevolazioni fiscali che contribuiscano al contenimento degli affitti attraverso lo sviluppo dei contratti concordati;
– l’estensione a tutti gli ambiti comunali delle agevolazioni fiscali irpef al 10% correlata al ricorso ai contratti concordati.

Sono queste, a nostro avviso, le premesse da cui partire e sulle quali la prossima Legge di stabilità dovrebbe intervenire.
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