Roma, 20 Aprile 2020

Gentile Sindaco, gentile Presidente, scriviamo questo appello augurandoci si possa essere in procinto di entrare nella Fase 2 della feroce e drammatica emergenza sanitaria che stiamo vivendo e che sta dispiegando i suoi malefici effetti, in tutti i settori della nostra vita, sia economica che sociale, nel convivere, nel lavorare, nell’abitare.
L’ingresso nella Fase 2, riteniamo, sia il momento maggiormente complesso da affrontare perché richiede un livello di analisi e di interventi inevitabilmente “interdisciplinari”.
L’aspetto rilevante è dato dalla necessità di comprendere a fondo cosa sarà rimasto nel momento in cui la paura e il dolore saranno svaniti (perché svaniranno, più o meno velocemente).
L’impatto economico delle norme di restrizione necessariamente adottate, non scomparirà dall’oggi al domani, anzi, in molti casi, lascerà un segno indelebile; pertanto i provvedimenti d’urgenza adottati dalla Regione Lazio debbono essere intesi come un primissimo strumento di governo della crisi per evitare l’immediato scivolamento in emergenza abitativa delle famiglie maggiormente colpite.
Il contributo di supporto a tre mensilità di canone forse ci concederà il tempo necessario per riflettere e programmare di mettere in campo tutte le risorse a disposizione da parte di tutti i soggetti coinvolti, istituzionali e non, per costruire un percorso di tutela per chi è stato travolto dall’attuale emergenza.

Le nostre organizzazioni stanno fornendo il più ampio supporto possibile agli inquilini e, proprio da una prima “epidermica” analisi delle richieste di aiuto e sostegno pervenute, nasce il timore che la problematica abitativa in cui si stanno riversando gli inquilini di Roma e del Lazio che conduce inesorabilmente verso la morosità, rischi di essere sottovalutata o sottostimata.
Per il corretto dimensionamento dei provvedimenti di sostegno che potranno essere necessari è opportuno ricordare che, nella sola città di Roma oltre 160.000 sono le famiglie che vivono in un alloggio in locazione e, senza lanciarci in previsioni o calcoli avventurosi, si capisce che di fronte ad una platea così vasta e così distribuita in tutte le fasce sociali, sia purtroppo necessario pensare a numeri “alti” di sofferenza.
La città di Roma, in tempi di “normalità”, ha tristi primati di sentenze di sfratto per morosità ed eseguite con la forza pubblica. Se al naturale trend uniamo le cupe previsioni che percepiamo con mano, la tensione sociale raggiungerebbe limiti insostenibili e difficilmente gestibili dal welfare locale.

Per innescare un processo di accompagnamento delle famiglie in locazione nel percorso di risalita ed uscita dalla crisi riteniamo indispensabile:

  1. Una immissione di nuove risorse da parte di ogni livello istituzionale, ognuno attingendo alle proprie, in aggiunta a quanto sarà disposto dallo Stato;
  2. Creazione di una cabina di regia Comuni/Regione su questa fase di difficoltà abitativa;
  3. Ricognizione e ricorso a tutte le risorse economiche sul welfare abitativo, non attivate e non spese;
  4. Per Roma Capitale un urgente potenziamento del dipartimento delle politiche abitative;
  5. Attivazione a livello comunale o sovracomunale della Agenzia Sociale dell’Abitare; 6
  6. A livello regionale occorre attivare da subito quanto da tempo già previsto per legge, e cioè l’Osservatorio sulla Condizione abitativa;
  7. Individuare le procedure più celeri affinché le risorse già individuate e quelle che saranno reperite anche dagli stanziamenti nazionali, vengano erogate alle famiglie in difficoltà nei tempi più brevi possibili;
  8. Riformare l’impianto normativo di governo dell’edilizia residenziale pubblica al fine di ripristinare lo scorrimento delle graduatorie di assegnazione.

Rimaniamo quanto prima in attesa di una convocazione per utilizzare con profitto il poco tempo che abbiamo di fronte, per poter, ognuno con le proprie competenze, contribuire alla rapidissima assunzione di provvedimenti fattivi ed efficaci.

p.il Sunia E. Guarneri
p.il Sicet P. Rigucci
p. l’Uniat Aps P. Behmann
p. l’Unione Inquilini F. Ragucci
p. Feder.casa G. Pascoletti