Palermo, 26 Ottobre 2021

Nessun progetto per Palermo.
In totale, in Sicilia, sono stati ammessi progetti per 200 milioni e 621 mila euro del programma innovativo nazionale per la Qualità dell’Abitare (PinQua) presentati dai comuni di Catania, Trapani, Messina e Gela.
Ma il capoluogo siciliano non è presente tra le città dell’isola che beneficeranno dei finanziamenti.
Il Sunia Palermo interviene per chiedere spiegazioni al Comune di Palermo sull’assenza della città dalla graduatoria. Nei giorni scorsi era intervenuta la Fillea Cgil, che oggi rincara la dose perché i chiarimenti chiesti non sono arrivati.
“Il Comune di Palermo si è reso, ancora una volta, responsabile della perdita di occasioni importanti per la nostra città, che avrebbero potuto dare risposte ad esigenze, anche drammatiche, diffuse. Combattere l’emergenza abitativa, il malessere sociale e la disoccupazione ormai cronica dovrebbero essere delle priorità inderogabili per una classe politica accorta – dichiara il segretario del Sunia Palermo Zaher Darwish – Degli oltre 200 milioni destinati ai progetti presentati in Sicilia con il programma per la qualità dell’abitare nessun progetto è stato finanziato per Palermo. Da Messina a Catania, da Gela a Trapani, invece finanziamenti per decine di milioni. Nulla invece per una città che conta circa 2.500 famiglie iscritte nella graduatoria per l’emergenza abitativa. Ciò è avvenuto nonostante i continui appelli del Sunia a prevedere interventi, anche strutturali, per affrontare il tema emergenziale e della qualità dell’abitare”.
La Fillea Cgil nei giorni scorsi era intervenuta per chiedere chiarimenti sulla mancanza di progetti del Comune di Palermo. “Siamo molto in imbarazzo perché nessuno dell’amministrazione ha smentito quanto da noi dichiarato sulla grave assenza di Palermo e sulle domande da noi poste – dichiara il segretario generale Fillea Cgil Palermo Piero Ceraulo – E siamo preoccupati sullo stato degli appalti pubblici gestiti dal Comune. E, in aggiunta, la mancata approvazione del piano triennale delle opere pubbliche testimonia l’assoluta mancanza di un piano strategico per il rilancio sul piano urbanistico e infrastrutturale nonché la poca sensibilità da parte di tutto il Consiglio comunale”.
Tra i progetti c’era la riqualificazione di due quartieri popolari, Borgo Nuovo e Sperone. “Sapere se questi progetti sono stati presentati ed esaminati, ed esclusi dai finanziamenti – aggiunge Ceraulo – per noi non è indifferente rispetto alla possibilità di rilancio del settore delle costruzioni, al centro oggi di una ripresa trainata dai soprattutto dai bonus per l’edilizia, che riguarda però il settore privato più che quello pubblico”.

SUNIA PALERMO
FILLEA CGIL PALERMO