Palermo, 18 Novembre 2020

Giunge al SUNIA la notizia inerente all’approvazione da parte del consiglio comunale, su proposta del comune di Palermo, di modifiche al regolamento per gli interventi abitativi.
Riteniamo che questa approvazione segni un passaggio importante nell’approccio al tema del disagio sociale ed abitativo, ma segna uno strappo alle più elementari regole di dialogo, confronto e rispetto delle funzioni e del ruolo che hanno le organizzazioni del terzo settore, ed i sindacati della casa che non sono stati coinvolti nel confronto prima della suddetta approvazione.
Nel merito, riteniamo che il tema del disagio abitativo debba essere trattato complessivamente e nelle svariate sfaccettature, a partire dal censimento del patrimonio pubblico, disponibile e non, delle esigenze abitative diffuse in città, e mettere insieme le varie risorse economiche disponibili e possibili.
Tuttavia, l’accorpamento degli alloggi ERP, a quelli confiscati alla Mafia, rischia di compromettere la possibilità di avere un alloggio, a chi soffre una particolare difficoltà economica e sociale e a chi vive una particolare disagio, ormai cronicizzato nella città, dal momento che le graduatorie per gli alloggi popolari non stati aggiornati dal 2003, e considerando il numero esiguo di case disponibili od assegnate negli ultimi anni.