Palermo, 26 Novembre 2018

Emergenza casa: per venire incontro alle richieste dei cittadini sempre più in difficoltà con gli affitti, il Sunia e la Cgil Palermo hanno chiesto il coinvolgimento delle Agenzie immobiliari.

“Abbiamo chiesto alle principali Agenzie Immobiliari della città un incontro – dichiarano il segretario del Sunia Palermo Zaher Darwish e il segretario Cgil Palermo Mario Ridulfo – Vogliamo costruire e assieme a questi soggetti imprenditoriali, che monitorano l’andamento del mercato della domanda e dell’offerta degli affitti a Palermo, un percorso da condividere con l’amministrazione comunale, per affrontare tutti insieme l’emergenza casa a Palermo che si è ormai cronicizzata.
Abbiamo già ricevuto la disponibilità da parte dell’assessore alla Cittadinanza sociale Giuseppe Mattina. Occorre esplorare tutte le rotte utili per invertire la tendenza all’impoverimento che ha portato negli ultimi anni più di 700 famiglie ad occupare edifici pubblici abbandonati, oltre 400 persone a vivere per strada e a gonfiare la graduatoria della lista di emergenza che oggi conta più di 2mila famiglie”.

Il sindacato, oltre ad aver già in corso un’interlocuzione con l’amministrazione comunale per valorizzare lo strumento dell’auto-recupero nell’ambito dei beni comuni, intende avviare nuovi confronti con tutti i soggetti sociali e imprenditoriali della città per dare risposte immediate alle famiglie che vivono per strada o che sono sotto sfratto.

“Le richieste di interventi che assumono sempre più il carattere emergenziale sono in aumento esponenziale – aggiungono Zaher Darwish e Mario Ridulfo – Famiglie intere con persone disabili al seguito senza una casa, singoli che vivono in strada e ai quali bisogna dare un rifugio, indigenti che bisogna fare uscire dallo stato di esclusione sociale e di precariato. La situazione è diventata esplosiva, le politiche messe in campo dall’amministrazione spesso risultano insufficienti e o si rivelano inadeguate. Questo vuole essere il primo di una serie di incontri programmati per avviare un dialogo produttivo con tutti i soggetti sociali e imprenditoriali, per dare una immediata soluzione a un problema non più procrastinabile”.