Napoli, 17 Dicembre 2020

Rinegoziare i canoni di affitto per una loro diminuzione

Con la fine del blocco degli sfratti al 31 dicembre e senza norme che ne prevedano la sospensione delle esecuzioni nella legge di Bilancio 2021, rischiamo che rimangano senza casa migliaia e migliaia di famiglie. In particolare in Campania sono oltre 20.000 le richieste di esecuzioni di sfratti nel 2019, di cui 7000,00 solo a Napoli. Senza considerare gli esercizi commerciali, che subiranno sorte analogo. Una situazione allarmante, resa ancor più grave dalla crisi economica derivante dall’emergenza pandemica e che potrebbe trasformarsi in una vera e propria bomba sociale. Come richiesto dai Sindacati Inquilini a livello Nazionale al Governo, occorre prorogare di almeno altri 6 mesi la sospensione delle esecuzioni sfratti e, contestualmente, definire misure per la rinegoziazione dei canoni, per dare certezza sia all’inquilino che al proprietario.

Lo dichiarano il segretario generale del Sunia della Campania, Antonio Giordano e Nicola Ricci, segretario generale della Cgil Campania.

In assenza di politiche strutturali della Casa, di un piano che aumenti l’offerta di alloggi pubblici, di risorse continuative e non stanziamenti emergenziali, con la grave situazione economico-sociale che si è determinata a seguito dell’emergenza sanitaria, siamo difronte a una situazione esplosiva, i cui costi saranno sulle spalle dei Comuni, dei nuclei familiari in condizioni economiche sempre più precarie, dei proprietari e dei lavoratori

Per cui, contestualmente al blocco degli sfratti, occorre procedere con norme che agevolino la rinegoziazione dei canoni di affitto con incentivi fiscali per una loro diminuzione, aumentare le risorse del fondo sostegno agli affitti e per morosità incolpevole, rilanciare l’offerta di alloggi pubblici per dare una risposta alle migliaia di famiglie escluse dal mercato privato degli affitti.

CGIL CAMPANIA
SUNIA CAMPANIA