Milano, 13 Dicembre 2016

Comunicato unitario SUNIA, SICET, Unione Inquilini, UNIAT e CONIA

Su famiglie scaricati 13 anni di mala gestione. Invitati inquilini a sospendere pagamenti

L’invio a circa 20 mila inquilini delle case popolari del Comune di lettere con richiesta di pagamento di affitti e spese arretrate, relative ai periodi di gestione privata (Pirelli, Gefi, Romeo) e poi di Aler, è un’operazione che le organizzazioni sindacali ritengono inaccettabile e sbagliata. I sindacati, con grande sorpresa,  hanno appreso dell’arrivo di queste bollette dagli stessi inquilini che, preoccupati, si sono recati ai vari sportelli, con le lettere alla mano. E solo successivamente, a fatti compiuti, si è tenuto un incontro con l’assessore alla Casa del Comune di Milano sulla questione. Un confronto, invece, sarebbe stato assolutamente necessario per fare chiarezza sui conti, visto che non c’è alcuna dimostrazione contabile che attesti l’esigibilità degli importi, che arrivano anche a cifre da capogiro. Importi che riteniamo vadano, poi, valutati caso per caso, tenendo in considerazione anche delle prescrizioni. Pertanto, non possiamo che ritenere questa scelta irresponsabile, che va gravare sulle tante famiglie già in difficoltà, sulle quali vengono scaricati 13 anni di mala gestione.

Le organizzazioni sindacali, per questi motivi, hanno invitato gli inquilini delle case popolari a non versare le somme richieste dei conguagli dei canoni 2010/2011, dei conguagli spese 2011/2012/2013 e il compenso facility Aler 2011, tutte in scadenza al 31 dicembre 2016, attraverso una campagna informativa nei quartieri.  E hanno pronta una lettera di contestazione  di tale richiesta da far firmare individualmente agli inquilini, che verrà inviata al Comune. E organizzeranno nelle prossime settimane altre iniziative di mobilitazione.

In particolare le organizzazioni sindacali chiedono:

– che gli  importi a titolo di compenso ad ALER per le funzioni di facility anno 2011 non siano dovuti  perché si tratta di un’ attività commissionata e svolta nell’esclusivo interesse della proprietà e non, al contrario, di un servizio goduto dall’inquilino

– la prescrizione di gran parte dei conguagli canoni e servizi 2010/11

– la certezza della situazione contabile dei singoli inquilini, anche in considerazione del fatto che i conguagli 2011/12/13 sono al momento privi delle pezze giustificative e in molti casi riferiti a servizi non resi o con costi fuori mercato (addirittura maggiori di quelli dei precedenti gestori)

– che vengano verificati gli affitti (il valore locativo e le metrature nella maggior parte sbagliate) e i consuntivi dei servizi a rimborso (servizi non resi o insufficienti – appalti troppo onerosi)

– che vengano tutelati gli inquilini che non sono in grado di pagare