Milano, 12 Marzo 2018

“Ci dispiace che l’assessore alla Casa abbia ricevuto solo oggi una delegazione dei sindacati inquilini, quando in Consiglio Comunale era in corso la discussione per l’approvazione del bilancio, nel quale sono stati tagliati sia i contributi sul canone che sul riscaldamento. Ma ci dispiace ancora di piu che il sindaco non abbia accolto l’invito a incontrare i sindacati inquilini. Perché questi tagli dell’ Amministrazione determineranno un aumento della morosita incolpevole delle famiglie. Abbiamo chiesto all’assessore Rabaiotti di riaprire con urgenza il tavolo per ridiscutere l’accordo. E l’assessore ha dato la disponibilità a parlarne con il Sindaco. Ma a questo punto, a bilancio approvato, le variazioni che potranno essere introdotte avranno tempi lunghi. Ed in ogni caso sarà il sindaco a valutare se le richieste delle organizzazioni sindacali meritano un approfondimento “.

Lo comunicano le organizzazioni sindacali degli inquilini Sunia, Sicet, Unione Inquilini, Uniat e Conia che, insieme agli inquilini delle case popolari di proprietà del Comune di Milano, hanno tenuto oggi un presidio in piazza Scala, davanti Palazzo Marino per un presidio a seguito del mancato rinnovo dell’Accordo sindacale del 2012. L’accordo prevedeva abbattimenti sul canone di locazione legati allo stato manutentivo degli stabili e il contributo di Solidarietà sulla quota di riscaldamento per gli inquilini con redditi più bassi inserti nell’Area della protezione.

Una delegazione delle organizzazioni sindacali, è stata ricevuta dall’assessore alla Casa, con la partecipazione del Presidente Commissione Casa Simonetta D’Amico. L’incontro era stato richiesto perché si arrivasse in tempi rapidi a una soluzione concordata su tutta la materia, attraverso l’apertura di un urgente confronto per ridefinire in un nuovo Protocollo d’Intesa le misure di sostegno per gli assegnatari delle case del Comune di Milano. Misure necessarie a garantire la sopportabilità rispetto alle capacità di pagamento delle famiglie stesse.