Milano, 18 settembre 2024

Questa mattina i Sindacati degli Inquilini SUNIA di Milano e Conia e l’associazione della proprietà Assoedilizia hanno sottoscritto l’accordo con l’immobiliare San Carlo Trieste, storica proprietà immobiliare con 1850 alloggi, concentrati nella zona di P.zza Frattini, che oggi sta subendo profonde trasformazioni urbane, anche a seguito della realizzazione della metropolitana.

‘La trattativa – dichiara il segretario generale del SUNIA di Milano Carmelo Benenti – iniziata ad aprile, ha portato alla sigla di un accordo – della durata di 3 anni- che permette di raggiungere molteplici obbiettivi: mantenere gli immobili in locazionea bitativa, tenuto conto dei 600 contratti in scadenza a dicembre 2024; aver recuperato nel triennio circa 300 alloggi, sottraendoli all’uso turistico, nonché dare una speranza di abitare a Milano alle molte famiglie di lavoratrici e lavoratori che abbandonano sempre più spesso il posto di lavoro, non trovando risposta al bisogno abitativo.
Sicuramente la scelta è stata difficile e ponderata, ma la risposta all’emergenza casa, si fa prendendo scelte, anche difficili, sempre a tutela della collettività.
Le intese con la proprietà sono quelle di adottare tutele aggiuntive per chiunque, su base di una valutazione economico/sociale non sia in grado di affrontare i canoni.

A fronte della sottoscrizione odierna, da alcuni giorni, anche utilizzando strumentalmente la stampa, sono emersi fatti non in linea con quello che è stato l’iter che ha portato alla stipula dell’accordo.

Di seguito, anche per rispetto dei residenti che abitano il quartiere e delle tante famiglie in cerca di un’abitazione dignitosa in una Milano sempre più cara, ci pare doveroso precisare i dati oggettivi:

1) Prezzo medio del valore di mercato dai 200 ai 220€ mq annui
2) 600 nuovi rinnovi contrattuali al 31 dicembre 2024
3) Turn over sul rilascio degli appartamenti circa 100 annui.

La scelta, condivisa da tutte e tre le sigle è stata quella di mantenere in locazione residenziale permanente gli immobili della Proprietà, arrivando a definire un prezzo mq annuo di € 156, con una riduzione ci circa il 13% del valore massimo previsto dall’Accordo Locale per la Città di Milano e con una riduzione sul valore di mercato della zona di circa il 30%, la ristrutturazione degli immobili sfitti, e la possibilità di definire canoni di maggior favore.

La proprietà ha quindi inviato le proposte di rinnovo ai circa 600 inquilini i cui termini sono i seguenti:

a) contratti della durata di 4anni + 2 a canone concordato;
b) aumenti proposti dal 25% al 30% con una media di 129€ come valore €/mq annuo;
c) aumenti mensili da 90€ ad € 150€;
d) Riconduzione al canone concordato per i contratti a libero mercato senza aumenti.

RESOCONTO ITER ACCORDO IMMOBILIARE SAN CARLO TRIESTE

A fronte della sottoscrizione odierna, da alcuni giorni, anche utilizzando strumentalmente la stampa, sono emersi fatti non in linea con quello che è stato l’iter che ha portato alla stipula dell’accordo.

Rispondendo con i fatti ed i numeri:
– Il primo accordo firmato dal Sunia con la San Carlo Trieste, risale al 2018, tale accordo, ha portato anche per una parte dell’inquilinato già residente (circa un 25%) una riduzione dei canoni ed un aumento dell’utilizzo del canone concordato sul territorio di Milano.
– Allegato a questo accordo vi era un protocollo, in cui il Sunia non era coinvolto, che stabiliva accordi di maggior favore, per l’inquilinato “storico”.
– Successivamente, a seguito della scadenza dell’accordo del 2018, nell’aprile 2024 le organizzazioni sottoscrittrici del precedente accordo furono riconconvocate, ovvero il Sunia, il Sicet e il Conia.
– Sin da subito, emergeva da parte della proprietà la necessità di scegliere se trovare un accordo sui valori del nuovo accordo territoriale, e mantenere gli alloggi a canale concordato, o, alla luce delle trasformazioni urbane e del prezzo al mq-annuo di zona, di ricollocare gli immobili.
– I dati che emergevano erano i seguenti:
1) Prezzo medio del valore di mercato dai 200 ai 220€ mq annui
2) 600 nuovi rinnovi contrattuali al 31 dicembre 2024
3) Turn over sul rilascio degli appartamenti circa 100 annui
– La scelta, condivisa da tutte e tre le sigle, Sunia Sicet e Conia è stata quella di mantenere in locazione residenziale permanente gli immobili della Proprietà.
– Dopo una serie di incontri, tutte le sigle sindacali arrivavano a definire un accordo condiviso, con un prezzo al mq annuo di € 156, con una riduzione ci circa il 13% del valore massimo previsto dall’Accordo Locale per la Città di Milano e con una riduzione sul valore di mercato della zona tra il 20% ed il 30% circa., la ristrutturazione degli immobili sfitti, e la possibilità di definire canoni di maggior favore.
– A giugno, dopo una trattiva iniziata ad aprile, si era pronti per la firma.
– Per necessità di altra sigla sindacale, veniva prorogata la sottoscrizione dell’accordo condiviso, al fine di permettere ad altra sigla, di portare avanti le proprie trattative, nelle quali il Sunia, non era mai stato coinvolto.
– Alla fine di luglio veniva inviato ultimatum da parte della proprietà per la firma entro la fine del mese.
– Veniva nuovamente richiesto di spostare la firma dell’accordo condiviso, a settembre, periodo entro il quale altra sigla avrebbe dovuto attivare tutti gli strumenti a propria disposizione per concludere le proprie trattative.
– Le parti veniva riconvocate il 10 di settembre e veniva nuovamente spostata la convocazione al 18 di settembre, data ultima, prima di far saltare le trattive e perdere dal mercato immobiliare a canone concordato una delle ultime grandi proprietà non detenute da Fondi Immobiliari.
– La proprietà ha quindi inviato le proposte di rinnovo ai circa 600 inquilini i cui termini sono i seguenti:
e) contratti della durata di 4anni + 2 a canone concordato;
f) aumenti proposti dal 25% al 30% con una media di 129€ come valore €/mq annuo;
g) Aumenti mensili da 90€ ad € 150€;
h) Riconduzione al canone concordato per i contratti a libero mercato senza aumenti
Sicuramente con la sottoscrizione di questo accordo si è raggiunto il duplice obbiettivo di mantenere gli immobili in locazione abitativa, sottraendoli all’uso turistico e di dare una speranza di abitare a Milano alle molte famiglie di lavoratrici e lavoratori che abbandonano sempre più spesso il posto di lavoro, non trovando risposta al bisogno abitativo.
Sicuramente la scelta è stata difficile e ponderata, ma la risposta all’emergenza casa, si fa prendendo scelte, anche difficili, sempre a tutela della collettività.
Le intese con la proprietà sono quelle di adottare tutele aggiuntive per chiunque, su base di una valutazione economico/sociale non sia in grado di affrontare i canoni.

Il SUNIA rimane disponibile presso le proprie sedi a delucidazioni e/o approfondimenti sull’applicazione del suddetto accordo.