Milano, 22 Novembre 2016

Per affrontare il disagio abitativo  è anche necessario l’aumento dell’offerta abitativa in affitto, il rifinanziamento del fondo di sostegno alla locazione e, per i contratti a canale concordato, rendere stabile e permanente la cedolare secca al 10%

“ ‘Riaprire la partita’ del canale concordato va nella direzione auspicata dal Sunia fin dal firma del rinnovo dell’accordo locale nel 2015. Ovvero diffondere, con tutti i mezzi utili al raggiungimento dell’obiettivo, questo strumento che risponde ai bisogni dell’abitare delle tante famiglie della cosiddetta ‘classe media’, ‘impoverita’ dalla crisi economica, e anche dei tanti studenti universitari che vengono a Milano. Ben vengano tutte le iniziative che serviranno ad accrescere la cultura del canone concordato che riduce i canoni del mercato libero, favorisce la locazione a prezzi sostenibili, permette di riportare sul mercato tanti alloggi sfitti privati.  E che sono, inoltre, utili a  far conoscere l’Agenzia della Locazione, scelta importante della scorsa Amministrazione. E in quest’ottica  riteniamo positiva la proposta del Presidente della Commissione Casa Simonetta d’Amico,  di fare arrivare attraverso bollettini Tari anche lettere o avvisi che informino i proprietari di seconde case dell’esistenza dell’Agenzia della Locazione e del canale concordato”.

Lo dichiara il segretario generale del Sunia Milano a commento della seduta della Commissione Casa che si è tenuta questo pomeriggio a palazzo Marino.

‘Naturalmente – conclude Chiappelli –  per affrontare il disagio abitativo sono necessarie risposte a tutti i livelli istituzionali: dall’aumento dell’offerta degli alloggi in affitto alle necessarie risorse per il rifinanziamento del fondo sostegno all’affitto. Senza tralasciare la necessita di rendere stabile e permanente da parte del Governo le agevolazioni fiscali (cedolare secca del 10%) per i contratti a canale concordato’.