Caserta, 22 Settembre 2018

Si è riunito il direttivo eletto dal congresso, che sono: Ciro Cortese, Clemente Cigno, Gianfranco Di Marco, Valeria Russo, Modestino Della Ventura, che all’unanimità hanno eletto Ciro Cortese Segretario Provinciale del SUNIA.

Il SUNIA chiusa la fase congressuale, è chiamato a rilanciare in sinergia con le amministrazioni comunali, le politiche dell’abitare in una fase di complessità di questa lunga crisi, che ha determinato nuove forme di povertà e di diseguaglianze.
A questo poi si aggiunge un processo di migrazioni che in alcune zone della nostra provincia è più accentuato, della parte più povera e disperata che proviene dall’Africa in fuga da guerre e povertà e da paesi dove il colonialismo ha lasciato solo macerie.

L’incapacità della politica di governare questi processi produce un senso di precarietà ed incertezza complessiva che pesa in particolare sui paesi e sui soggetti più deboli.
Contribuisce in maniera determinante a questo clima il progressivo restringimento del welfare, sempre più povero nelle prestazioni, accentua ed alimenta le diseguaglianze delle prestazioni.
Chiederemo sostanzialmente alle amministrazioni comunale di aprire subito un confronto e un tavolo su due questioni: la prima di rilanciare il canone concordato per poter immettere nella domanda dell’affitto nuovi alloggi a canone calmierato.
La seconda questione è di rilanciare le politiche sull’edilizia residenziale pubblica sia in termine di riqualificazione e razionalizzazione del patrimonio pubblico, in buona parte in condizioni di pesante degrado a cui si accompagna, in alcune realtà.
In queste realtà le amministrazioni comunali devono fare un passo in avanti ristabilendo le condizioni del vivere civile indispensabili anche per far progredire i tentativi di inclusione di culture e comportamenti diversi.
L’inclusione non può essere solo invocata ma deve essere costruita attraverso progetti e laboratori diffusi di mediazione sociale e culturale tra gli abitanti e con gli abitanti.
Le periferie ed i quartieri di ERP debbono diventare le priorità politiche delle amministrazioni perché sono il luogo delle contraddizioni che segnano il destino delle città.
Noi dobbiamo ridisegna le città della provincia di Caserta partendo dalle periferie per evitare l’esclusione sociale ed emarginazione.
Sulla gestione dell’ERP dobbiamo riaffermare la centralità del rapporto canone – reddito, perché il reddito pro-capite dei cittadini della provincia è diminuito o addirittura azzerato in alcuni casi, riaffermando il principio che il canone non deve essere una dipendente delle esigenze di bilancio.
E contrastare la regione Campania che vuole cancellare dalla propria agenda politica l’edilizia residenziale pubblica. Noi invece diciamo di rilanciare la riforma e completarla, per avere un rilancio dell’edilizia residenziale pubblica.
Le questioni sulle politiche dell’abitare riguardano giovani, giovane coppie, anziani e persone separate.
Chiederemo alle amministrazioni comunali la costruzione di piattaforme territoriali su questi temi, coinvolgendo lo SPI-CGIL ma in particolare la CGIL, per una centralità nell’azione della contrattazione sociale.