Palermo, 20 Gennaio 2016

10.000 famiglie ogni anno in Sicilia sono sfrattate o sono in attesa dello sfratto, 30.000 famiglie sono in lista da anni per l’assegnazione di una casa popolare, interi quartieri di edilizia residenziale pubblica sono abbandonati al degrado per una cattiva gestione e per l’incuria in cui vengono lasciati. La crescente povertà e la continua emorragia di posti di lavoro hanno aggravato la condizione economica sociale e abitativa di molti cittadini ,lavoratori e pensionati, donne e uomini , mentre i flussi migratori e i cambiamenti demografici hanno creato nuovi bisogni abitativi.
LA REGIONE SICILIA non fa nulla o peggio interviene con provvedimenti episodici ed inefficaci.
SUNIA SICET UNIAT denunciano l’incapacità e il disinteresse del Governo Regionale e l’assenza nell’Agenda politica di un piano strategico sul Diritto all’abitare dignitoso,
– La mancanza nella Finanziaria regionale di risorse destinate all’emergenza e al disagio abitativo e l’assenza di qualsiasi progetto per aumentare l’offerta di alloggi pubblici e a canone sostenibile
– la cattiva gestione , l’abbandono e l’incuria in cui è lasciato il patrimonio abitativo pubblico
–  la mancanza di misure efficaci per sostenere gli sfrattati, i senza tetto e le famiglie in grave disagio abitativo
– Lo spreco dei fondi comunitari

SUNIA SICET UNIAT Chiedono:
– la realizzazione di un progetto di nuova edilizia popolare moderna ed efficiente da avviare utilizzando anche i circa 200 milioni di euro dei fondi Ex Gescal riqualificando l’ampio patrimonio di immobili di proprietà degli enti pubblici e destinando a fini abitativi tutti i beni confiscati alla mafia
– Un programma di interventi per La riqualificazione e la rigenerazione dei quartieri e degli immobili di edilizia residenziale pubblica esistente utilizzando anche i fondi comunitari
–  L’apertura di un confronto con le parti sociali anche per cambiare l’attuale inefficiente sistema di gestione del patrimonio abitativo pubblico, contrastando incuria mal governo e sprechi
– Una legge quadro sul diritto all’abitare ed una programmazione coordinata degli interventi e dei finanziamenti finalizzati
– Il finanziamento aggiuntivo e adeguato ad un efficace contrasto degli sfratti per morosità incolpevole e per il sostegno all’affitto per le famiglie più fragili.

Palermo, 19 Gennaio 2016
Presidio sul diritto alla casa presso la presidenza della Regione Siciliana
Zaher Darwish, Segretario Generale SUNIA – Palermo

Le Segreterie generali di Sunia, Sicet e Uniat nel corso di un incontro unitario hanno considerato necessario definire un programma di iniziative sul tema del disagio abitativo e della gestione del patrimonio ERP al fine di indurre la Regione a dedicare ad una tematica così urgente l’attenzione necessaria.
Nella certezza della vostra sensibilità e condivisione del tema pensiamo che vadano puntualizzate in maniera precisa le ragioni che ci portano a considerare il disinteresse su queste tematiche da parte della Regione colpevole, tanto più che la crescente povertà e l’emorragia di posti di lavoro stanno comportando un peggioramento della condizione abitativa di molti lavoratori e pensionati, donne e uomini e i flussi migratori e i cambiamenti demografici fanno crescere nuovi e pressanti bisogni abitativi.
Riteniamo che il tema della casa abbia una rilevanza strategica sia sul fronte del sistema del Welfare che vogliamo giusto e inclusivo che su quello urbanistico e dei lavori pubblici e pensiamo che una programmazione coordinata degli interventi sia sociali che di riqualificazione potrebbe consentire di ottenere risultati importanti e utili sia a mitigare il disagio e l’emarginazione sia a rilanciare il lavoro buono in edilizia migliorando le condizioni delle nostre città e dei quartieri periferici. Assistiamo al contrario al deperimento di un ampio patrimonio abitativo pubblico, a enormi sprechi nel sistema di gestione del patrimonio ERP arretrato ed inefficiente, all’esecuzione di sfratti che interessano migliaia di pensionati e famiglie di lavoratori che hanno perso il reddito, all’emarginazione di ampie fasce di popolazione e all’accettazione di un sistema illegale di acquisizione degli alloggi ERP. Un circolo vizioso da cui sembra non sia interesse degli attori istituzionali uscire.
In questo quadro il rischio è che anche i fondi europei destinati alla riqualificazione energetica del patrimonio abitativo pubblico e quelli finalizzati a progetti di inclusione sociale possano non essere utilizzati a pieno. Per questo crediamo che occorra attivare iniziative che servano a dare risalto alle tematiche della casa e dell’emergenza abitativa attraverso cui denunciare l’inerzia della regione Sicilia anche su questi temi.
Vi vogliamo per questo chiedere una piena collaborazione alla riuscita del presidio che effettueremo davanti alla sede del Governo regionale il 29 gennaio 2016.
L’appuntamento è alle 10 in piazza Indipendenza a Palermo, confidiamo nella vostra partecipazione, sicuri della vostra sensibilità su queste tematiche per altro patrimonio delle nostre Organizzazioni.