Calabria, 29 Luglio 2024

Firmato dalle OO.SS. rappresentative di proprietari e inquilini (SUNIA-Cgil Calabria, Sicet-Cisl RC, Uniat-Uil regionale, Confedilizia provinciale). Vantaggi fiscali ed economici per le parti, ma anche più risorse per Comune e cittadinanza.

Tutti i dettagli dell’Accordo

Elaborato e sottoscritto in sede sindacale e depositato presso il Comune di Bagnara Calabra, il nuovo Accordo Territoriale per i contratti concordati di locazione per la Città di Bagnara Calabra che riguardano le tre tipologie di contratti ad uso abitativo: esigenze ordinarie, transitorie e studenti universitari.
Presso la sala del Consiglio comunale di palazzo San Nicola la conferenza stampa di presentazione. Dopo i saluti del Sindaco di Bagnara Calabra, Adone Pistolesi, l’introduzione del Segretario Generale di SUNIA-Cgil Calabria, Francesco Alì. Poi, è stato letto il messaggio di saluto di Carminella Russo-Calveri, presidente APE -Confedilizia Reggio Calabria, assente per impegni concomitanti, quindi gli interventi di Gaetana Pesce, presidente @Uniat-Uil Calabria, di Agostino Rua, responsabile Sicet-Cisl RC e di Paolo Gramuglia, assessore allo sviluppo economico del Comune di Bagnara Calabra.

Frutto di un lungo lavoro preparatorio, caratterizzato da approfondimenti, studi e ricerche, ma anche dell’intesa necessaria raggiunta della Organizzazioni Sindacali rappresentative a livello nazionale e locale della proprietà immobiliare (Confedilizia provinciale) e degli inquilini (SUNIA-CGIL regionale, Sicet-Cisl Reggio Calabria e Uniat-Uil Calabria), l’Accordo Territoriale di Bagnara Calabra conferma l’impegno delle OO.SS. nelle politiche abitative del territorio, settore che, da tempo, soffre di una crisi profonda:
“Tiene conto della crisi economica, della forte incidenza, sui costi delle abitazioni, dei rincari delle utenze domestiche e degli oneri condominiali per i servizi legati al consumo energetico, dell’inflazione, del disagio delle famiglie che hanno subito una forte contrazione del reddito a causa della perdita o della riduzione del lavoro o dei sostegni al reddito. Uno strumento utile per offrire una risposta a chi non riesce a sostenere i canoni del mercato libero, ma neppure ad accedere agli alloggi sociali. Ora anche a Bagnara gli inquilini potranno godere di un’offerta di abitazioni con un canone di locazione inferiore rispetto a quello del libero mercato oltre che di importanti detrazioni fiscali (da un minimo di 247 ad un massimo di 495 euro a seconda del reddito). Inoltre, non verrà applicata, negli anni di decorrenza dell’Accordo Territoriale, alcuna maggiorazione del canone sulla base dell’indice ISTAT. Per fare un esempio, un contratto da 500 euro al mese poteva diventare di 550, parliamo di 600 euro l’anno. Con quest’intesa, è stato congelato anche questo aumento”, così SUNIA-Cgil Calabria, Sicet-Cisl Reggio Calabria e Uniat regionale (Uil) presenti alla conferenza stampa di presentazione dell’Accordo.

E ancora, “Si è tenuto conto delle tendenze del mercato immobiliare compatibili, delle indicazioni contenute nella banca dati dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate e, contestualmente, delle esigenze di proprietari e inquilini, che potranno sottoscrivere i tipi di contratto previsti dal DM 16 gennaio 2017”.

“Le agevolazioni spetteranno a chi otterrà, da parte di una delle OO.SS. firmatarie, l’attestazione di conformità del contratto di locazione all’Accordo Territoriale – spiegano i sindacati”.

“In forza dell’accordo – hanno sottolineato Francesco Alì, Agostino Rua e Gaetana Pesce – sarà possibile stipulare, con il nostro supporto, contratti di locazione, a canone concordato, con agevolazioni fiscali ed economiche per i proprietari che possono optare per il favorevole regime fiscale della cedolare secca al 10%, la cui opzione comporta l’applicazione di un regime sostitutivo dell’Irpef e delle relative addizionali comunali e regionali da pagare sui canoni di locazione, insieme all’imposta di bollo e a quella di registro, nonché una riduzione dell’IMU, ridotta del 25% rispetto a quella deliberata dal Comune per le locazioni”.

“L’Accordo è già perfettamente valido dal 3 luglio 2024 – sottolineano le OO.SS. – Se il contratto di locazione concordato tra le parti sarà conforme all’accordo ed otterrà l’attestazione da parte di una delle associazioni di categoria firmatarie dello stesso, proprietari e inquilini avranno diritto alle agevolazioni fiscali previste dalla legge”.

Tutto è molto chiaro e trasparente. Nel rispetto delle disposizioni di legge, il territorio è stato suddiviso in aree omogenee e zone:
centrale, semicentrale, extraurbana, suburbana e periferiche.
Per ciascuna zona, ai fini della determinazione del valore effettivo del canone di locazione, sono stati predisposti i valori dei canoni di locazione minimo e massimo, con riferimento alle diverse tipologie di abitazioni, economiche, normali e villini. Sono poi stati elencati gli elementi oggettivi da tenere in considerazione per gli immobili ed indicati i criteri per il calcolo della superficie utile di calpestio.

Per le OO. SS. che hanno reso operativo l’Accordo, si tratta di “Un nuovo impulso all’affitto a canone sostenibile perché introduce, per la prima volta, a Bagnara degli elementi consistenti di riduzione del canone per renderlo più aderente alle condizioni economiche del territorio, la possibilità di favorire una reale contrattazione tra le parti, veri e propri vantaggi economici diretti per proprietari e inquilini. Ed è la prima volta che a Bagnara viene sottoscritto un accordo unitario tra le OO.SS. degli inquilini di Cgil, Cisl e Uil e Confedilizia”.

I sindacalisti hanno “ringraziato tutta l’amministrazione, attraverso il Sindaco Pistolesi e l’assessore Gramuglia, per l’attenzione dimostrata su un tema così importante per la comunità”.
“L’accordo siglato a Bagnara – hanno concluso Alì, Pesce e Rua – esprime e conferma un tipico esempio di contrattazione sindacale di elevato profilo politico e istituzionale collegato a efficaci relazioni sindacali nell’intero territorio regionale e nazionale. L’obiettivo ambizioso che ci stiamo ponendo è quello di rafforzare uno scambio virtuoso delle locazioni abitative tra proprietari e inquilini, realizzando così uno scambio equo che avvantaggerà tutte le parti contraenti”.