Brescia, 17 Febbraio 2022

Nasce a Brescia l’agenzia per la casa Me.Ka, un progetto che vuole connettere in modo virtuoso domanda debole e offerta di immobili a canone concordato.
Il servizio è attivo da lunedì 14 febbraio.

Di seguito il link dell’Agenzia per la casa, Meka – Comune di Brescia:
http://www.comune.brescia.it/news/2022/febbraio/Pagine/Me-ka–Agenzia-per-la-casa–.aspx

Il progetto agirà su un doppio binario: da un lato con la tutela delle fasce deboli, con soluzioni a canone concordato, garantite dal monitoraggio dei sindacati inquilini;
dall’altro con l’intervento diretto del Comune a garanzia degli affittuari privati.
Un progetto pilota capace di mettere in sinergia domanda e offerta e promuovere l’inclusione sociale.
E’ una iniziativa che vuole rispondere alle difficoltà di alloggio di singoli e nuclei famigliari, problema aggravatosi enormemente in questi due anni di crisi sanitaria.

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Il comunicato unitario dell’11 Gennaio 2021:
Proposte per contrastare la crisi abitativa nel territorio del comune di Brescia.

In occasione del confronto previsto per il 12 gennaio 2021 con l’Assessore alla Casa, Alessandro Cantoni e l’Assessore alle Politiche Sociali, Marco Fenaroli anticipiamo di seguito le nostre proposte finalizzate al miglioramento della condizione abitativa dei cittadini nel territorio del comune di Brescia.
Il blocco dei licenziamenti ed il blocco degli sfratti non permettono attualmente di stimare in modo chiaro l’entità della gravità della situazione economica e sociale, che si dispiegherà con tutta la sua forza quando verranno meno tali misure emergenziali. Si potrebbero analizzare alcuni items per stimare fin da subito ciò che ci dovremo attendere. Purtroppo dobbiamo registrare ancora una volta il ritardo, la reticenza e la disorganizzazione cronica dei soggetti preposti a fornire ed elaborare i preziosi dati conoscitivi, ci riferiamo in particolare all’Agenzia delle Entrate ed al Ministero dell’Interno.
I dati Excelsior sull’occupazione affermano che nel 2020 rispetto al 2019 c’è stata una perdita di circa 44.000 posti di lavoro subordinato e che il ricorso alla cassa integrazione ammonta a 820 milioni di ore nel terzo trimestre 2020. Considerando che circa il 25% della popolazione dei lavoratori dipendenti, stime ISTAT, è in locazione si può intuire che è necessario correre ai ripari quanto prima con tutti gli strumenti attualmente disponibili.
Le iniziative proposte che seguono riteniamo siano improcrastinabili.

➢ Riattivazione della Commissione contenimento sfratti, ormai ferma da quasi un anno. La recente proroga del blocco degli sfratti a giugno 2021 non giustifica l’ulteriore sospensione dell’attività della Commissione. La Commissione è lo strumento più efficacie per finalizzare le risorse pubbliche esistenti.

➢ Informare le organizzazioni degli inquilini e dei proprietari in merito all’utilizzo delle locazioni temporanee istituite con LR 16/16, strumento che sostituisce le assegnazioni in deroga. Quindi, conoscere qual’è lo stato dell’arte e coordinare questo strumento con quelli gestiti dalla Commissione contenimento sfratti.

➢ Con i fondi delle ultime DGR riteniamo possa essere istituita una linea di intervento specifica rivolta a coloro i quali non è stato ancora convalidato lo sfratto. Questo permetterebbe di far risparmiare tempo e risorse alle parti coinvolte e contribuirebbe a decongestionare l’attività del Tribunale.

➢ Con fondi regionali e comunali rifinanziare la linea di intervento, già sperimentata positivamente nel 2018 e nel 2019, che incentiva la messa in locazione di appartamenti sfitti a canone concordato a favore di nuclei famigliari con un indicatore ISEE medio-basso. Contestualmente istituire l’Agenzia per la Casa, sul modello di Bergamo e Milano, che permetterebbe di incrociare in modo molto più efficace la domanda di alloggi a canone concordato con l’offerta di alloggi sfitti, questi ultimi di proprietà soprattutto di piccoli proprietari. Lasciare alle agenzie immobiliari private l’allocazione di questo tipo di locazione è inefficiente perché per loro poco redditizio. Per questo motivo l’istituzione dell’Agenzia per la Casa darebbe un impulso positivo alla messa in locazione dello sfitto a canone concordato a favore dei nuclei famigliari che non hanno le caratteristiche per accedere all’ERP, ma che nel contempo stentano a sopportare il canone di locazione nel mercato privato.

➢ Ridurre l’ammontare dell’IMU ai locatori in proporzione alle mensilità di canone non pagato dai conduttori.

➢ Accelerare i tempi di realizzazione del bando per l’erogazione del contributo del Fondo Sociale Affitto, finalmente rifinanziato dallo Stato dopo cinque anni di assenza. Contributo indispensabile per prevenire anche l’attivazione della procedura di sfratto. La ripartizione dei fondi alla Regioni è già avvenuto nel mese di novembre 2020.

➢ Le utenze rappresentano il secondo problema da affrontare per chi si trova in difficoltà a pagare il canone di locazione. Spesso è il primo problema dato che il reiterato mancato pagamento delle utenze genera il distacco delle stesse. Quindi, gli inquilini morosi, per ovvi motivi, dovendo scegliere concentrano la morosità sul canone piuttosto che sulle utenze. Nel 2015 è stato istituito, grazie ad una idea, maturata dalle organizzazioni dei consumatori, il “Banco dell’energia” che è un fondo finanziato su base volontaria dagli utenti. Il fondo è destinato a coprire la morosità delle utenze di coloro che si trovano in oggettivo stato di necessità. Questo strumento, così come i relativi specifici bonus statali, sono però largamente insufficienti, anche perché di entità incostante ed imprevedibile, a fronteggiare l’emergenza che abbiamo di fronte.
Riteniamo che le multiutilities, a partire da A2A, possano prevedere l’introduzione della lunghissima dilazione, ipotizziamo almeno cinque anni, per il pagamento delle utenze da parte di tutti coloro che si trovino in oggettiva difficoltà economica. Citiamo A2A perché è la più importante tra le multiutilities e perché l’azionista di maggioranza relativa è il Comune di Brescia. Su questo tema tramite Voi chiediamo una interlocuzione diretta con il Sindaco, Emilio Del Bono.
A ciò aggiungiamo che a febbraio A2A renderà obbligatorio, a circa seimila famiglie, la lettura autonoma delle utenze con tutti i costi e le complicazioni del caso che tale operazione comporterà, in particolare per gli strati più deboli della popolazione a partire dagli anziani. Infine, notiamo che A2A insistentemente sostiene i suoi prodotti a libero mercato e non a maggior tutela, ciò non si evince solo dalla martellante pubblicità realizzata anche con telefonate dirette agli utenti e personale inviato porta a porta, ma anche dal portale di gestione delle bollette, che privilegia in modo subdolo il libero mercato in luogo del mercato a maggior tutela.
Una azienda che è stata municipalizzata, che oggi comunque ha quale azionista di maggioranza relativa il Comune di Brescia, riteniamo che non possa comportarsi come una qualsiasi spa di prodotti non necessari concentrata esclusivamente sulla crescita dei dividendi dei propri azionisti.
La Costituzione afferma che l’impresa si deve far carico della responsabilità sociale della propria attività. Quindi, a maggior ragione una azienda come A2A, che distribuisce acqua potabile ed energia pretendiamo debba essere ancor più socialmente responsabile.

➢ Chiediamo che Vi possiate far promotori attivi di questa iniziativa nei confronti dell’ACB e dei comuni più importanti della provincia a titolo esemplificativo: Desenzano del Garda, Montichiari, Chiari, Palazzolo sull’Oglio, Gardone Val Trompia, Lumezzane e Darfo Boario Terme. Questo nell’interesse dello stesso Comune di Brescia, è noto che se i comuni della provincia fossero più sensibili al tema dell’abitare, in prospettiva si ridurrebbe la pressione sul comune capoluogo di provincia.

➢ Infine, chiediamo che Vi possiate far promotori attivi di un incontro congiunto con il Prefetto Attilio Visconti per rafforzare anche il ruolo del Tavolino sfratti istituito presso la Prefettura.

Le organizzazioni degli inquilini di Brescia:
SUNIA – Simone Cardin (Segretario territoriale)
SICET – Emanuele Gilberti (Responsabile territoriale)
UNIAT – Michele Radici (Responsabile territoriale)
CONIA – Renato Grassini (Segretario territoriale)
FEDER CASA – Giovanni Rizzo (Segretario territoriale)