Brescia, 30 Agosto 2017

I consigli di Simone Cardin, segretario territoriale del Sunia, il sindacato nazionale degli inquilini.

Abbiamo chiesto a chi, su questo fronte può contare su un osservatorio privilegiato, ovvero Simone Cardin, segretario territoriale del Sunia-Apu, di aiutarci a stilare un decalogo di consigli rivolto ai futuri inquilini.
In primis, quando si inizia la ricerca, premette Cardin, “sono due i canali principali che si possono utilizzare. Il pubblico e il mercato privato”. Nel caso del pubblico, aggiunge, “bisogna rivolgersi ai servizi sociali o al settore casa del Comune di residenza, per capire se vi sia disponibilità di alloggi di proprietà pubblica o in convenzione e dei relativi bandi per poter concorrere all’assegnazione”.
Il secondo canale è appunto il mercato privato. “In questo caso – spiega Cardin – il mio consiglio è di utilizzare i percorsi noti per informarsi, come gli annunci sui quotidiani e sui siti specializzati. E ancora, rivolgersi alle associazioni di categoria delle agenzia immobiliari, che possono indirizzare chi cerca un alloggio in una delle loro agenzia, a seconda delle esigenze individuali”.

Il primo passo.
Una volta individuata la casa fatta per noi, che fare?
“Il passo secondo me consigliato è appunto quello di recarsi in una delle associazioni che rappresentano gli inquilini per chiedere una prima consulenza – aggiunge Cardin. E’ fondamentale portare con sé una copia del potenziale contratto di locazione. Le parti, l’inquilino e il proprietario, se concordano su questo punto, possono pure rivolgersi a noi o alle altre rappresentanze degli inquilini, per la stesura del contratto. Noi siamo infatti autorizzati alla stesura del contratto e alla registrazione in via telematica dello stesso all’Agenzia delle Entrate”.
Cardin rimarca ancora: “Per i nostri iscritti c’è anche il servizio di accompagnamento, con perito, per un sopralluogo dell’immobile che si intende affittare”.

La visita.
Come è bene muoversi quando si visita l’appartamento?
“Innanzitutto consiglio di verificare in modo accurato che tutti gli impianti, elettrico, idraulico e la caldaia siano a norma – risponde Cardin. E che tutti i controlli siano stati effettuati regolarmente. All’atto dell’ingresso in un alloggio infatti i proprietari sono tenuti a consegnare l’appartamento e la casa con ogni cosa a norma su questo fronte. E ancora, è importante controllare che l’immobile si trovi nelle effettive condizioni specificate nel contratto, dato che al momento dell’uscita dell’inquilino quest’ultimo dovrà consegnarlo al proprietario nel medesimo stato in cui era quando è entrato”.
In caso, conclude Cardin, “dopo che si è già preso possesso dell’alloggio ci si dovesse accorgere di danni strutturali agli impianti o dal punto di vista statico che a prima vista non erano evidenti, se l’inquilino le denuncia immediatamente è possibile rescindere il contratto senza pagare una penale”.