Milano, 22 Febbraio 2019

Dopo quasi 3 anni di tentativi falliti si profila l’ennesimo disastro applicativo di una norma discriminatoria, iniqua e sbagliata.
Cosa succederà nei prossimi mesi alle famiglie in attesa di una casa popolare?

Sbagliare è umano, ma perseverare è diabolico!
E così la Giunta Regionale lombarda, nonostante i risultati disastrosi sanciti anche dalla sperimentazione applicativa avvenuta ormai oltre un anno fa, prosegue imperterrita nella approvazione di un Regolamento per l’accesso alle case popolari che penalizza e discrimina le famiglie più povere, rende difficoltoso presentare la domanda di assegnazione, prevede un sistema di punteggi iniquo, rende impossibile ai Comuni gestire l’emergenza abitativa, complica la gestione amministrativa degli assegnatari da parte di Aler e Comuni.
Un insieme di norme che, per le loro contraddizioni logiche e applicative e l’impostazione fortemente discriminatoria, genereranno un contenzioso giudiziario infinito.
Del resto questo regolamento discende direttamente da una normativa, la legge regionale 16/2016, sbagliata nell’impianto e negli obiettivi, inefficacie a risolvere il problema dell’offerta, che va nella direzione opposta alla necessità di gestione della domanda abitativa e sociale.

Facciamo il punto su quello che succederà nei prossimi mesi e sulle iniziative sindacali.

CONFERENZA STAMPA, Mercoledì 27 febbraio alle ore 11.00 c/o CGIL Lombardia a Via Palmanova, 22 Milano

Nel corso dell’incontro saranno distribuiti i dati regionali aggiornati sulla domanda abitativa e spiegati in modo approfondito i contenuti del Regolamento

Gli allegati:
– il testo della conferenza stampa