Milano, 14 Febbraio 2019

ADERISCE IL LABORATORIO DI QUARTIERE GIAMBELLINO/LORENTEGGIO

Dall’avvio del progetto di riqualificazione del quartiere Giambellino – Lorenteggio al di là degli iniziali proclami delle Istituzioni interessate e della prima demolizione del fabbricato di testa in grave stato di pericolo in via Lonteggio, 181 dal 2017 in quartiere non si è visto più nessuno.

Ciò che doveva essere una vera e propria rinascita del Quartiere secondo le prime e ottimistiche dichiarazioni di Regione – Aler e Comune di Milano rilasciate a mezzo stampa nel corso del 2016/17, è stato invece purtroppo un vero e proprio fallimento dell’intera operazione.

Ciò si è reso possibile a causa della loro improvvisazione e imperizia nella valutazione dei tempi di messa in sicurezza degli stabili, delle fasi di progettazione e di appalto per i lavori di demolizione/ricostruzione e, infine rispetto alle nuove assegnazioni di cui le prime dovevano avvenire entro la fine del 2019.
Anche recentemente per nascondere i loro continui errori, è intervenuto anche l’Assessore regionale alla casa, che se la prende in generale con le famiglie che si trovano in stato di povertà e necessità abitativa estrema e che ancora vivono al civico 181 di via Lorenteggio.
Tale cortile è emblematico dell’inadeguatezza nella conduzione del progetto. Svuotato entro la fine del 2017 dagli inquilini regolari, abbiamo chiesto che venissero valutate anche caso per caso le situazioni di 5 famiglie di occupanti senza titolo in stato di necessità abitativa, rimaste nello stabile, secondo il Protocollo sindacale sottoscritto ad aprile 2017 con le Istituzioni, in modo da evitare inutili sgomberi e spreco di risorse pubbliche.
Le nostre richieste sono rimaste senza risposte e il cortile è stato lasciato nel totale abbandono per più di un anno: senza custodia è diventato il ricovero per altre famiglie senza casa arrivate nei mesi successivi e un luogo di proliferazione di colonie di topi con gravissimi rischi per la salute pubblica del quartiere.
A dicembre, per due volte in una sola settimana, sono scoppiati due pericolosi incendi, senza che Aler intervenisse. Una famiglia con 3 minori è stata costretta a lasciare l’alloggio, inagibile, ed è stata collocata dal Comune in una situazione di emergenza. Il cortile, riempito di spazzatura e masserizie, senza servizio di pulizia, solo il 5 gennaio u.s., grazie all’iniziativa promossa dagli abitanti e dalle associazioni del quartiere, ha ritrovato una nuova dignità . Una giornata di denuncia ma anche un gesto di cura della propria comunità. Perché dopo oltre un anno dallo svuotamento dello stabile, i lavori di ristrutturazione non sono mai partiti, contravvenendo a tutte le indicazioni richieste dall’Unione Europea, a quanto indicato negli accordi di Programma e al Masterplan precedente.
Tale inaccettabile situazione rimanda alle condizioni abitative disumanizzanti delle città preindustriali tipiche dell’ ‘800 e non invece ad una città come Milano, che si erge a simbolo della modernità postindustriale e delle eccellenze italiane.

Per tali ragioni i Sindacati degli Inquilini Sunia – Sicet – Unione Inquilini annunciano il ritiro della loro firma dal Protocollo di Intesa sul Programma della Mobilità sottoscritto ad Aprile 2017 con Regione – Aler e Comune di Milano.

Nella lettera inviata a dicembre 2018 a tutte le Istituzioni chiedevamo un urgente incontro al fine di rivedere il Protocollo alla luce dei problemi emersi e delle gravi criticità nella gestione del Piano di Riqualificazione.
Al contrario nessuno si è degnato di risponderci, tranne l’Assessore regionale alla Casa Bolognini che ha annunciato lo sgombero con la forza pubblica delle famiglie rimaste in via Lorenteggio 181, creando ancora più tensione e paura tra gli abitanti e in quartiere.
Nel frattempo Aler ha iniziato a contattare gli inquilini di via Lorenteggio 179 e di via Odazio 8 per proseguire il piano di svuotamento degli stabili.
Se ciò avverrà senza aver fornito a noi e agli abitanti informazioni certe e precise sui tempi di inizio lavori e sulle modalità di gestione del piano, è certo che si verrà a creare un ulteriore patrimonio vuoto in quartiere, aumentando il degrado e l’insicurezza, incoraggiando nuove occupazioni, creando situazioni di conflitto e innalzando la tensione sociale nel quartiere.

Per queste ragioni, abbiamo organizzato un Presidio con gli abitanti del quartiere Lunedì 18 febbraio dalle ore 16,00 sotto la Prefettura, corso Monforte, 31 a Milano

per chiedere al Prefetto di Milano:

  • di sospendere ogni eventuale operazione di sgombero prevista
  • di individuare una soluzione abitativa per le famiglie occupanti in stato di necessità a partire dalla situazione di via Lorenteggio,181
  • di attivare presso la Prefettura un tavolo permanente di discussione e valutazione del Piano di Riqualificazione del q. Giambellino/Lorenteggio a partire dalle proposte avanzate dai Sindacati degli Inquilini.

P.Il Sunia Il Segr. gen. Stefano Chiappelli
P.il Sicet Il Segr. gen.  Ermanno Ronda
P.l’Unione Inquilini Il Segr. prov.  Bruno Cattoli