14 Settembre 2016

Lo sancisce la Regione Lazio con una modifica approvata nel mese di agosto.
Mentre i cittadini in graduatoria continueranno ad aspettare

Con la modifica della legge 12/99, tramite il collegato alla Finanziaria regionale 2016 (legge n.12/2016) dal 12 agosto 2016 in poi ai fini della decadenza sono considerate le sole proprietà immobiliari (e altri diritti reali) dell’assegnatario e non sono considerate  quelle degli altri componenti del nucleo familiare e non si rilevano ai fini della decadenza qualunque ne sia il numero e qualunque valore abbiano e dunque non sono più preclusive dell’ampliamento in favore dei nuovi componenti.
Si modifica così anche il censimento biennale previsto dalla legge per  i redditi degli assegnatari, non andranno richieste informazioni sul patrimonio immobiliare dei componenti del nucleo familiare.
I procedimenti di decadenza non conclusi (in itinere) dovranno essere archiviati.
Inoltre, oltre alla non necessità del possesso dell’impossidenza per i componenti del nucleo familiare ,si definisce nella modifica della legge12/99 il rientro dei figli senza limiti.
I figli possono acquisire il diritto all’alloggio per subentro dai genitori, una volta ampliati, in virtù del solo legame familiare e se in possesso dei due requisiti che ancora sono richiesti per far parte del nucleo familiare(non aver avuto già in locazione o proprietà un alloggio pubblico e non aver mai occupato uno).
Cosa diranno ora le migliaia di famiglie inserite nelle graduatorie per l’assegnazione  di una casa pubblica, cosa inventeranno, per giustificarsi,  le forze politiche regionali che hanno votato il provvedimento?