Torino, 6 Luglio 2018

Le Atc del Piemonte nord e del Piemonte sud , con l’eccezione dell’Atc del Piemonte centrale, hanno deciso di applicare l’Iva sui canoni di locazione degli assegnatari delle case popolari. Questa decisione è stata assunta in tempi e modi diversi ed è stata motivata con il fatto che ciò consentirebbe di recuperare risorse da destinare alle manutenzioni straordinarie.

I Sindacati Sunia – Sicet – Uniat unitamente a Cgil, Csil e Uil, hanno da tempo avviato una trattativa con l’assessorato regionale alla casa e con le Atc per chiedere che tale decisione venga riconsiderata in quanto viola la Legge Regionale 3/2010, nella parte che riguarda la determinazione del canone di locazione, determina disparità di trattamento tra gli assegnatari, comporta maggiori costi e oneri sulla bolletta di affitto per la maggior parte degli inquilini delle case popolari.

Non solo le Atc non hanno rivisto la loro posizione, ma l’Atc del Piemonte sud, in occasione del prossimo censimento socio-economico previsto dalla Legge Regionale, chiede ora che gli assegnatari sottoscrivano “l’atto aggiuntivo di presa d’atto dell’esercizio di opzione d’Iva”.

In sostanza, si cerca in modo surrettizio di carpire l’adesione degli assegnatari ad un aumento illegittimo non previsto dalla legge regionale sull’edilizia sociale.

Cgil, Cisl, Uil e Sunia, Sicet, Uniat considerano gravissima la scelta operata dall’Atc del Piemonte sud e hanno indetto una conferenza stampa per illustrare nel dettaglio la propria posizione e le iniziative sindacali che verranno adottate.